“L’incanto del buio. Racconto di Natale.”
“Il gioco del buio funziona così. Prima raccolgono un po’di cose tra quelle lasciate in giro o sistemate nei cassetti. Poi sparpagliano tutto nella cameretta di Giulia, se sono da Giulia, o nella stanza di Pietro, se sono a casa
“Nascosti nel cielo”
Illuminare con una lampada, una torcia o un cellulare per far apparire una magia, la carta stampata, disegnata ha anche questo potere magico. Questo libro è ricco di diverse magie, una di queste ci permette di entrare nelle stanze di
“Quando Johan trovò una vitellina”
Astrid Lindgren riesce nella sua sempre fresca contemporaneità a farci emozionare, in un racconto semplice come questo, carico di sensazioni e umori, fino al dolce finale. È un bel Natale, se si ritrova quello che si è perso, quello a
“Il grande alveare”
“A Bosco Rugoso non vivono né maghi né folletti. Eppure, di magia ce n’è tanta.” Così inizia il racconto del libro “il grande alveare” che parla di magia ma non di quella con maghi e bacchette e cappelli da cui escono
“Una notte in biblioteca”
L’idea di questa storia è stata ispirata dallo Stuffed Animals Sleepover, una pratica diffusa negli USA e ora anche in Giappone con il nome Nuigurumi Otomarikai. Possiamo aggiungere che sarebbe splendido diffondere tutto ciò in ogni paese, Kirakira lo ha già
“Alva che rubò le stelle”
Alva, uomo del mistero e della conoscenza, uomo del sogno e, allo stesso tempo, della concretezza, viaggia di città in città portando la sua “verità” a tutti gli abitanti. Callisto, una simpatica orsetta tuttofare, prepara la strada e annuncia una
“Oh!”
I libri hanno il potere di sorprenderci. Questo, sicuramente. Forse nella letteratura per l'infanzia deve essere qualcosa di basilare e di fondamentale. L' attenzione dei lettori è diversa, e anche il bambino più propenso all'ascolto può vacillare se le prime
“Elf on the Shelf”
Tutto ha avuto inizio negli Stati Uniti con il libro The Elf on the Shelf: A Christmas Tradition (2004) scritto da Carol Aebersold e dalla figlia Chanda Bell (illustrazioni di Coë Steinwart). Si tratta di una storia a tema natalizio,
“A prima vista”
A prima vista, è un attimo, quel millesimo di secondo fondamentale che permette due individui di qualsiasi genere, di trovarsi e di scoprire un legame profondo. Basterebbe questo libro per buttare giù vecchi stereotipi, invece siamo quasi arrivati su Marte,
“La bambina e la volpe”
Quanto ci piacerebbe essere Rie e Ken (due dei protagonisti), almeno per un breve pomeriggio. Le forti sensazioni giapponesi si appropriano di quest’albo e portano con sé, la leggerezza dell’infanzia, del fantastico, della sorpresa, della meraviglia, e inoltre un senso