“La mia casa piccola”

“La mia casa piccola”

A casa mia c’è sempre una valigia all’ingresso. È quella del papà che viaggia tanto in treno e in aereo. Da un po’ di tempo le valigie sono sparse ovunque insieme a dei grandi scatoloni con sopra i nomi delle stanze della casa.

Elisa Sabatinelli e Anna Aparicio Català confezionano un albo pieno di emozioni, di quelle non sempre così riconosciute, ma comunque profonde. Durante ogni periodo della vita ci leghiamo in qualche modo, attraverso i sensi, a luoghi che abbiamo visitato, soggiornato, vissuto per un periodo indefinito.

Un odore particolare, un piatto che abbiamo gustato, una vista mozzafiato, quella camera unica con quel letto morbido da dove ascoltare il battere delle campane.

Cambiare casa significa lasciare il luogo del cuore per andare incontro a qualcosa di sconosciuto. Possiamo immaginare quanto può essere pesante per un adulto, ma sottovalutiamo quello che potrebbe provare un bambino che ha percezioni differenti dalle nostre e vede il nuovo in maniera totalmente diversa dalla nostra.

Il protagonista non riesce a immaginare un luogo migliore dove abitare, ogni piccola cosa per lui è un ricordo saldato a se stesso, la nuova cameretta seppur nuova e grande, può solo assomigliare alla palestra della scuola. Come dargli torto?

Piano piano tutto inizierà ad essere familiare, grazie anche al papà e al suo regalo, ma soprattutto gli ospiti che animano la casa, specialmente un amichetta con le trecce a cui presentare Tonno, il suo prezioso peluche.

Albo dalle illustrazioni morbide, dalle tinte calde, accompagnano il lettore tra le emozioni del protagonista, la vecchia casa carica di ricordi e la nuova, inizialmente fredda e spoglia, poi le sensazioni positive che la colmano, e fanno iniziare una nuova avventura.

Pietro Rondinone

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