L’amore di un padre passa tra le note musicali. La passione della musica da tramandare, come valore essenziale di vita. Guilherme Karsten in un libro autobiografico.

“Che musica papà!”

“Che musica papà!”

La musica è parte della nostra vita e, forse, non ci accorgiamo nemmeno quanto possa essere presente e significativa.

“Papà dice che una canzone non è mai solo una canzone”. Le canzoni possono far cambiare umore e colore alle giornate, portarci in posti lontanissimi, farci divertire e sfrenare, racchiudere un ricordo. Una canzone può parlarci di un amore, o di una perdita e, in ogni caso, darci la speranza che possa esserci qualcosa di bello proprio dietro l’angolo. E anche se la vita reale ci richiama all’ordine e alla concretezza, ci sarà sempre una nuova canzone pronta a risollevarci il morale per riprendere il cammino.

Guilherme Karsten, autore ed illustratore, con questo meraviglioso racconto ci dona non solo un bellissimo spunto per regalarsi una nuova storia da leggere con papà, ma ci regala un pezzo della sua vita.

Già “Rifugiati” un silent del 2019 ci aveva colpiti, ma il segno delle sue qualità, questo capacissimo illustratore brasiliano lo aveva già lasciato nel 2010 quando ha vinto un premo nazionale di illustrazione per bambini. In questo nuovo albo, Karsten sempre con un tratto allegro ed espressivo ci fa compiere un piccolo viaggio tra le sue canzoni del cuore, anche se potrebbero essere le canzoni del cuore di molti. In ogni tavola c’è un omaggio ad un artista ed ad un brano che è stato parte del forte legame tra l’autore e suo padre e che, ora, va a costituire il legame tra l’autore e i suoi figli. Si possono riconoscere facilmente David Bowie, i Beatles, Elvis e, naturalmente, un atto di rinascenza profonda ai grandi della musica brasiliana: Vinìcius de Morales e Tom Jobim.

La musica intesse fili che superano le barriere nazionali e linguistiche perché parla direttamente la lingua delle emozioni ed ecco perché con Space Oddity può lanciarti nello spazio anche stando steso su di un letto tra quattro mura o urlare e scatenarti come matto ad un concerto senza sentirti strano. La musica è portatrice di messaggi di speranza e di pace che sopravvivranno i loro messaggeri e resteranno nei secoli una risorsa pronta ad incoraggiare e tener viva la fiamma della fiducia in un futuro migliore.

La musica è un carburante capace di darti lo stimolo per ripartire, è un appiglio quando niente e nessuno sembra essere la risposta giusta, è una poesia d’amore cercato o perduto, è un inno alla gioia sfrenata da ballare fino a cadere per terra. La musica è uno spazio di libertà dove ognuno trova la sua colonna sonora personale per una occasione speciale e con cui scrivere i ricordi di una vita. Che musica papà! ci ricorda esattamente tutto questo.

E cosa c’è di più bello, allora, se non scrivere le pagine della propria storia accompagnate da tanta buona musica e condividerla con le persone che si ama di più?

Sara Sarcuni

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