Quando si è rifiutati da tutti, basta aprire il cuore e offrire un caffè. Catherine Pineur riesce con semplicità a commuoverci.

“Vai via, Alfredo!”

“Vai via, Alfredo!”

Risultare “strani”, quindi essere allontanati, girovagare in cerca di accoglienza, ma continuare ad essere respinti fino a quando qualcuno apre il suo cuore e si accorge della tua sincera bellezza.

Ha il sapore forte della contemporaneità, la storia di Alfredo, che non si sa per quale motivo, risulta strano, e quindi deve andare via.Il pensiero va a quelli che in questa “bella” società risultano diversi e quindi vengono emarginati, allontanati, scacciati. Alfredo non ha nulla tranne che una piccola sedia verde, ultimo pezzetto della sua precedente famiglia, casa.

Vai Via! Vai Via! Se lo sente ripetere più volte Alfredo, che oramai a perso le speranze e trova l’ultimo spiraglio di ospitalità in una casa celeste che sembra proprio quella che fa per lui.

All’interno c’è Sonia, praticamente siamo noi, nella nostra casa che custodiamo e teniamo sicura, vede dalla finestra un tipo strano e si impaurisce.

Solo il mattino seguente, il sole forse ha questo potere di aprire e rassicurare i cuori, Alfredo è ancora lì, Sonia lo saluta e lo invita a prendere un caffè.

Catherine Pineur è nata il 14 giugno 1969. Ha studiato illustrazione all’Institut Saint-Luc di Liegi e allo studio di illustrazione di Arti decorative a Strasburgo. Vive con i suoi due figli nella campagna belga, circondata da colline, mucche, galline e oche …Un libro semplice, sfondo bianco, disegni delicati, pochi colori e frasi che creano un percorso ciclico, con un bel messaggio che scorre lento, alla fine calma e lenisce i cuori induriti e dona ai piccoli lettori il desiderio di speranza.

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