La giornata tanto attesa può iniziare; una storia semplice, ma nella sua semplicità racconta il senso di uno dei giorni più attesi dell’anno.

“Sveglia! è Natale!”

“Sveglia! è Natale!”

Il grande freddo è arrivato e la neve ha coperto tutto con la sua coltre bianca. Natale è alle porte ed è tempo di fare provviste. Topo è già a lavoro quando incontra Riccio. Quest’anno non vuole perdersi questa grande festa di cui ha sempre sentito parlare. Lui è la sua famiglia non l’hanno mai vissuta, perché a Natale dormono. Stavolta è diverso, però: Topo gli promette di andarlo a svegliare. Così i giorni passano e il grande giorno arriva: “Toc, Toc, Sveglia! È Natale!”. Ricco scatta in piedi all’istante, la sua sorellina lo segue e dalla gioia suona il tamburello per svegliare la mamma e il papà. Niente da fare, i due dormono come sassi. Scoiattolo e Passero che hanno accompagnato Topo, provano con il solletico o con qualche pizzicotto sulle guance, sicuri che qualcosa funzionerà, ma nessun risultato. Riccio è triste, talmente triste, che un grosso lacrimone riga il suo volto. Non vuole assolutamente perdersi il Natale quest’anno. Scoiattolo decide che è tempo di darsi da fare, e così si mette a cucinare. I ragni lo seguono e si mettono ad intessere magnifiche ghirlande accompagnati dal canto di Passero. Topo va prendere l’abete: che Natale sarebbe senza un albero addobbato? La sorellina di Riccio si dedica alle bacche di agrifoglio, mentre il suo fratellino si dedica ai biscotti.

Qualcuno bussa alla porta di nuovo, ma è Topo! Porta con sé un meraviglioso abete e nuovi amici. C’è aria di festa nella tana e un dolce profumo di cioccolata pervade l’ambiente. Ci sono castagne, miele, noci e biscotti. C’è tutto per un Natale fantastico, peccato che mamma e papà dormano. Invece, l’odore delle prelibatezze preparate è arrivato fin sotto la coperta di muschio dei dormiglioni e finalmente anche loro possono esclamare: “Sveglia! È Natale!”.

Ora sì che sono al completo e la magia di questo giorno di festa può dirsi realizzata.

Non c’è niente di più bello che trovarsi a condividere la gioia del Natale con amici e parenti in serenità. Che sia Natale o che sia un qualsiasi giorno dell’anno, il trucco è condividere e trovare un motivo per cui festeggiare anche stravolgendo le proprie abitudini. Proprio come ha fatto la famiglia dei ricci. “Sveglia! È Natale!” È una storia semplice, ma nella sua semplicità ci racconta il senso di uno dei giorni più attesi dell’anno. Ogni bambino fa il conto alla rovescia per la notte fatidica in cui arriveranno i regali, ma, a pensarci il bene, il bello è tutto nei momenti prima: l’attesa, le serate in famiglia, la scelta dei regali, i manicaretti fatti in casa, gli odori tipici dei giorni di festa, le canzoni e, magari, i pomeriggi passati a leggere qualche storia di Natale stretti in un caldo abbraccio.Catherine Metzmeyer è una scrittrice di libri per l’infanzia con tanta esperienza ed il suo testo chiaro, ma dolce e profondo allo stesso tempo lo dimostra. Le illustrazioni di Anja Klauss accompagnano bene il racconto e l’uso dei colori caldi restituisce proprio l’atmosfera giusta dei giorni di festa. E allora…“Sveglia! È Natale!”. Tutti in piedi! Come ci insegna piccolo Riccio, vale davvero la pena rinunciare al letargo ed alle solite abitudini per godersi gli amici e la famiglia. Non c’è racconto di Natale più bello di quello che si scrive vivendolo appieno.

Sara Sarcuni

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