è bello avere un orso, ma, averne due, è ancora meglio. Margarita Del Mazo e Rocio Bonilla in un dolcissimo libro dal peso soffice come la neve.

“Il mio orso grande, il mio orso piccolo ed io”

“Il mio orso grande, il mio orso piccolo ed io”

È inverno, fa freddo e fuori c’è la neve. Tempo ideale per un orso, anzi due: uno grande ed uno piccolo.

Sono loro i due accompagnatori della piccola protagonista de “il mio orso grande, il mio orso piccolo ed io”, nato dalla penna di Margarita Del Mazo e Rocio Bonilla, edito da NubeOCHO.È bello avere un orso, ma, averne due, è ancora meglio. Loro possono seguirti dappertutto, farti scoprire il mondo da punti di vista inusuali, farti scoprire i dettagli più piccini o farti conoscere tanti nuovi amici diversi. Gli orsi grandi sanno ripararti dal freddo, mentre i piccoli hanno bisogno di essere curati, sebbene, ogni tanto, capiti di dover aiutare anche quelli più grandi. Avere due orsi significa non esser soli nei momenti belli e in quelli difficili, perché loro sanno come spronarti ad andare avanti. È bello avere un orso, ma, averne due, è ancora meglio. Se, poi, uno dei due è un orso speciale, non c’è davvero niente di più bello.

“Il mio orso grande, il mio orso piccolo ed io” è un albo illustrato tenerissimo e accattivante. È una storia semplice, ma diretta al cuore dei piccoli e dei grandi che resteranno inevitabilmente rapiti dalla dolcezza di questa meravigliosa bimba dallo sguardo spiritoso e dal sorriso coinvolgente. Pagina dopo pagina, si è come trascinati per mano dalla bambina nelle sue piccole, ma importanti avventure. Sono i suoi primi approcci alla vita, alle esperienze, ai divertimenti e alle paure e i suoi orsi sono lì con lei per darle fiducia, proteggerla e farle compagnia. Tutti hanno avuto il proprio orso piccolo e, lo si scoprirà nell’ultima pagina, anche il proprio orso grande. Le illustrazioni sono a dir poco meravigliose, i colori tenui, le espressività dei volti, i cambi di inquadratura tra le varie tavole, con i focus sui dettagli e sulla bambina, che resta sempre al centro del racconto, accentuando e sottolineando, così, le differenti dimensioni dei personaggi. La mano sapiente e i tratti distintivi della Bonilla si evincono appieno. Il testo è commisurato alle immagini e con poche parole completa il senso delle immagini, senza svelare il mistero finale.“Il mio orso grande, il mio orso piccolo ed io” è un concentrato di dolcezza, ma anche di gioia e ingenuità, quelle caratteristiche tipiche dei piccoli che vale la pena riscoprire costantemente per tenerli davvero per mano e dar loro la fiducia e la serenità di cui hanno bisogno per crescere. Non a caso l’albo è nella collana Somos8 della NubeOCHO e che si prefigge di parlare ai genitori delle ‘prime esperienze e difficoltà dell’infanzia, alcune delle quali possono richiedere una comprensione speciale’.

La tenerezza è un tocco sottile e leggero come neve e ci vuole la leggerezza di una poesia per catturarla.

“Il mio orso grande, il mio orso piccolo ed io” è riuscito nell’intento.

Sara Sarcuni

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