Noah è un bambino diverso dagli altri: vive nel suo mondo, non parla e non sembra ascoltare. È il 1939 e i tedeschi hanno appena invaso la Polonia.

“L’aquilone di Noah”

“L’aquilone di Noah”

“Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare.”

(Liliana Segre)

Questo libro edito da Uovonero, una casa editrice da sempre attenta all’inclusione, nella collana “I Geodi” è consigliato per la fascia di età dai 14 anni in su. L’ immagine di un ufficiale delle SS e un piccolo bambino con la stella di David appuntata sul cappotto e in mano un grande aquilone rosso, ci catapultano immediatamente in un doloroso recente passato, che purtroppo tendiamo a dimenticare.

Noah è un bambino particolare che vive nel suo mondo fatto di silenzi nella Cracovia del 1939. Ma non è solo Polacco, Noah e la sua famiglia, i Bauman sono ebrei. Gli ebrei non sono ben visti dai Polacchi ma sono odiati ancora di più dai tedeschi. Siamo all’inizio della seconda guerra mondiale e nel settembre del 1939 la Germania invade la Polonia e la vita di tutti gli ebrei cambia drasticamente sotto regole sempre più stringenti e crudeli. Seguiremo la storia della famiglia Bauman e del piccolo Noah insieme ai suoi vicini e agli amici incontrati lunga la crudele strada del destino fino alla fine della guerra e alla liberazione dai campi di concentramento, per i pochi sopravvissuti, nel 1945.

Sulla Shoah, sullo sterminio degli ebrei, sulle bruttezze dell’animo umano espresse in quegli anni ci sono molti libri, film e testimonianze sia visive (fotografiche) che verbali. Sappiamo anche quanto poteva essere difficile essere ebreo, bambino e con caratteristiche particolari in quel periodo…quasi sempre voleva dire morte certa.

Noah vive nel silenzio, per lui conta solo una cosa: il suo aquilone. Se non può far volare l’aquilone lui non esiste. Ma del resto non esiste per la madre, per la sorella e per il padre dal momento in cui è nato e non ha pianto…solo Joel, suo fratello maggiore, il suo gigante buono, sembra vederlo, conoscerlo, proteggerlo da tutto il male e tutti i pericoli che lo circondano.

Salmerón attraverso il racconto della vita della famiglia Bauman e di chi la circonda (amici e vicini) segue le tappe della ghettizzazione e della deportazione degli ebrei da Cracovia.

Nel libro incontreremo personaggi secondari come il signor Rosemfeld che nel finale si riveleranno di vitale importanza per la storia e permetteranno al giovane lettore di capire la vera essenza delle parole Speranza e Tenerezza. In alcuni passi del libro ci si potrà trovare a pensare al film di Benigni “La vita è bella” con cui ci sono piccole similitudini.

Inoltre spesso vengono nominate le fabbriche di Schindler e Madritsch che hanno permesso di salvare moltissimi ebrei dallo sterminio utilizzandoli come impiegati nelle loro aziende e che sono stati nominati Giusti tra le Nazioni, il loro ricordo da parte di Salmerón è molto bello.

Questo è un libro intenso, dove si parla di emarginazione, autismo, morte ma anche di amore, speranza, tenerezza e dolcezza. Può risultare a tratti forte e anche crudo nel racconto reale di quello che accadde in quegli anni agli ebrei e a tutte quelle etnie che non venivano giudicate abbastanza “ariane” dai tedeschi e dai loro alleati, come i fascisti italiani, che decisero di intraprendere lo stesso orribile, crudele e insensato percorso di sterminio.

Le scene descritte rimangono impresse nella mente e le domande: “Perché è successo?” “Cosa ha portato tutto questo odio nell’umanità?” Risuonano nella testa senza una risposta ragionevole perché in tutto quello che è accaduto in quegli anni, nella deportazione, nella violenza, nei campi di sterminio, nella morte non c’è ragione.

Un libro da proporre ai ragazzi per farli entrare nel mondo già difficile del piccolo Noah e della sua famiglia e per far comprendere loro l’immane crudeltà perpetrata durante la seconda guerra mondiale nei confronti degli Ebrei. Questo piccolo capolavoro è da proporre alla fascia di età dai 13-14 anni in su, quando un genitore o un educatore può dare risposte vere e ragionevoli su quello che è accaduto e può spiegare l’importanza del coltivare la Memoria e non perdere il ricordo se anche così doloroso di un momento buio della storia che non dovrà ritornare mai più.

Marienza Montemurro

• Titolo: L’aquilone di Noah
• Autore: Rafael Salmerón
• Editore ‏: ‎ Uovonero (20 gennaio 2022)
• Lingua ‏: ‎ Italiano
• Copertina flessibile ‏: ‎ 180 pagine
• ISBN-13 ‏: ‎ 979-1280104137

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