Due libri per bambini di Benjamin Chaud. Editi da Terre di Mezzo.

“Mezzacalzetta dove sei?” e “Il peggior compleanno della mia vita”

“Mezzacalzetta dove sei?” e “Il peggior compleanno della mia vita”

MEZZACALZETTA. L’origine di questa espressione risale ai primi del secolo quando furono inventate le calze da donna in seta, il loro costo era talmente elevato che solo le signore benestanti potevano permettersele, vennero perciò inventate, sembra nel napoletano, le cosiddette “mezze calzette”, si tratta di calze più economiche che in seta avevano solamente la parte inferiore, per il resto erano di cotone che rimaneva nascosto dalle lunghe gonne di quel tempo. Pertanto, oggi, quando si usa questa espressione, si vuole indicare una persona che vale poco, ma millanta il contrario.

Qui invece stiamo parlando di un nomignolo che un bimbo dà al suo coniglietto. Una simpatica palla di pelo bianco che lo segue nelle sue avventure. Il protagonista, illustrato come il suo compagno alla perfezione, è un bimbo vispo, naso a patata e orecchie a sventola che un giorno decide di tutto punto che mister Mezzacalzetta non è in grado di onorare il suo ruolo di compagno di gioco e quindi decide di liberarsene in qualche modo.

Le pagine scorrono, il povero Mezzacalzetta è oramai destinato a una brutta fine, il pathos aumenta con l’incalzare della lettura. Quando decide nel bel mezzo della foresta di lasciarlo legato a un albero con un filo di lana del suo maglione. La comparsa di una bambina e del suo cane, danno il lasciapassare a un finale differente. Il bimbo dai piccoli neri ha un cuore e una coscienza, Mezzacalzetta merita di essere il suo compagno di avventure.

In effetti, lo è stato anche quando ha cercato di abbandonarlo, nel suo percorso gli è stato di fianco e ci ha giocato a modo suo, fino a farsi incatenare a un albero.

I veri vuoti si sentono non appena s’intacca una routine quotidiana di affetti e di passioni. Mezzacalzetta nel suo piccolo è un’enorme presenza per il bambino, anche se lui voleva disfarsene.

Unica pecca nella traduzione, la parola francese “les andouilles” poteva essere tradotta in sciocchi invece di imbecilli, che ne dà un sapore troppo forte e offensivo.

Benjamin Chaud ci presenta fresco fresco “Il peggior compleanno della mia vita”, i due protagonisti tornano all’opera.

In questa nuova avventura il bimbo decide di presentarsi alla festa di compleanno di Julie, la sua ragazza (ma lei non sa di esserlo), travestito da… Mezzacalzetta! Con tanto di cappellino dalle orecchie lunghe e flosce. Peccato che non si tratti di una festa in maschera e che il bambino combini un pasticcio dopo l’altro…

Una storia divertente con un finale romantico, sia per chi ha già letto la precedente avventura di Mezzacalzetta sia per chi non lo conosce ancora.

 

 

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