Finali da applausi per le ultime uscite Minibombo, come sempre lasciano il segno; i piccoli lettori apprezzano molto.

“Il grande debutto” e ” Ha visto la mia coda?”

“Il grande debutto” e ” Ha visto la mia coda?”

Arrivano altre due titoli Minibombo che con la loro classica ironia ed acutezza mentale ci regalano nuove sorprendenti storie.

Siamo abituati da tempo a lasciarci sorprendere dalle storie argute e divertenti della Minibombo.  Entrambe a firma (o a tratto?) del designer illustratore Alberto Lot, “Ha visto la mia Coda” e “Il grande debutto”, dove i testi, però, sono di Eva Francescutto (pilastro della casa editrice), tutto fa presagire un grande successo tra i lettori.

Pronti si va in scena! È tutto buio. Si apre così “Il grande debutto”. Ognuno è al suo posto immobile, o quasi, pronto a fare la sua parte. I ritardatari non mancano mai e per alcuni l’emozione è tanta da farli arrossire. Niente paura: i più navigati hanno qualche consiglio pronto all’uso. C’è chi scalpita e si accalca persino sugli altri su cui scarica la tensione. Manca poco, però, non è il momento di litigare bisogna stare uniti. Il grande momento sta davvero per arrivare, le luci presto si alzeranno e i personaggi a sorpresa saranno pronti per la loro grande apparizione.Alberto Lot da una ulteriore prova, ammesso che ci sia ancora bisogno di provarla, della sua bravura da illustratore con “Ha visto la mia coda?” Il signor Tartaruga e il signor Cane si incontrano per caso. Quest’ultimo è alla ricerca della sua coda, sembra proprio preoccupato dal non trovarla. Il signor Tartaruga prontamente lo aiuta. La sua coda è proprio lì, dietro il signor Cane. Quale gioia saperla ritrovata! Prontamente il distinto bassotto si gira, ma la coda è sparita di nuovo e torna a chiedere aiuto alla testuggine. Per quello che vede lei è sicura di quanto sostiene, ma niente da fare, il signor Cane proprio continua a girarsi e a non vederla. È una questione di principio: ognuno è certo delle proprie affermazioni.

Proprio quando la situazione sembra esser giunta ad uno stallo insormontabile, con gran sorpresa, il mistero delle code che scompaiono si infittisce.I punti focali della mission della casa editrice son più che rispettati ancora una volta. Le storie sono semplici ed efficaci, nascono da una idea essenziale ed arrivano al lettore con un linguaggio diretto ed immediato. I libri son pensati per i piccoli, ma anche per i grandi che li accompagnano nella lettura per riscoprire insieme il divertimento di costruire insieme nuove storie e, per i più volenterosi e curiosi, ampliarne l’uso e le potenzialità narrative attraverso i mini siti dedicati.

Detta così potrebbe sembrare una operazione banale, ma non lo è affatto, anzi è l’esatto contrario. L’esercizio a cui sono chiamati autori e illustratori è difficile. Gli anglofoni lo chiamano “thinking outside the box”. È con questo pensiero creativo e sovversivo, per certi versi, che anche da situazioni di vita reale semplice, come il rinomato rincorrersi la coda da parte di un cane, o da un elemento della vita comune possono nascere narrazioni sorprendenti. L’ilarità che scaturisce da queste due storie è coinvolgente e rende la narrazione godibile ed efficace. La vera chiave di volta, però, la peculiarità che davvero fa la differenza è l’uso dei colori. Lot è un illustratore, ma è anche un designer e la sua capacità di comunicare attraverso le immagini si palesa ad ogni pagina.

Sembra un paradosso pensare ad un libro dalle pagine nere, eppure è incredibilmente funzionale ed efficace. Anche il tono del testo è chiaro, come se si riuscisse a percepire chi tra i personaggi sussurra, chi alza la voce, chi fa da moderatore. Ovviamente, scoprendo la pagina finale de Il grande debutto si capirà anche la valenza di ogni singolo colore usato per le varie voci.Allo stesso modo, i colori de “Ha visto la mia coda?” danno un senso alla ambientazione e ne connotano i modi, mentre i tagli delle inquadrature date ai due personaggi sono come dei frame di un film la cui progressione dà quasi l’idea di una illustrazione animata.

Due lavori davvero belli e divertenti, sicuramente consigliati a tutti, soprattutto a chi ama giocare persino con le cose più comuni e vuole farsi sorprendere.

Sara Sarcuni

 

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