Farsi trasportare dalla magia delle raffigurazioni, dalla vista di quella porta della Casa Azul, la pittrice messicana più conosciuta, la più ribelle, la più caparbia, la più coraggiosa.

“Frida Kahlo nella sua casa Azul”

“Frida Kahlo nella sua casa Azul”

“Hola!”: sì, è proprio la casa del colore del cielo che ti saluta e ti invita a non restare sulla porta ma ad entrare. E quando è la Casa Azul che lo chiede, allora non si può far altro che lasciarsi guidare alla scoperta della vita emozionante che ha palpitato al suo interno. E a scoprire, forse, la possibilità di vincere la paura e guardare il mondo a colori.Frida è tutto un mondo da scoprire, che passa per la sofferenza, la tragedia, la forza della rivoluzione, l’amore incondizionato, il sacrificio e la speranza. Questo albo, tra i più significativi e poetici degli autori, narra delicatamente e, al tempo stesso, in modo forte e diretto, la storia di Frida, la pittrice messicana più conosciuta, la più ribelle, la più caparbia, la più coraggiosa.

Frida diventa così, anche agli occhi di un bambino, un personaggio positivo, saggio e coraggioso, che sfida la morte tutti i giorni e si beffa di lei, anche quando è costretta a letto dalla malattia. La paura e la morte non l’avranno mai. E poi c’è un messaggio d’amore, quell’amore che non si arrende e dura, nonostante le difficoltà, fino alla fine.

Un tentativo difficile, una sfida esaltante, forse, per gli autori: avvicinare bambini e ragazzi al personaggio di Frida, discusso, amato, denigrato, sottovalutato o esaltato. Chiara Lossani e Michelangelo Rossato lo fanno con una narrazione snella e scorrevole ma mai superficiale, a tratti poetica, che non dimentica i dettagli e non tralascia i momenti della vita di Frida e di suo marito Diego Rivera, i più dolci e piacevoli ma anche i più dolorosi.

Le immagini bellissime, ricche di colori hanno il sapore del Messico e della tradizione. Rispecchiano gli stati d’animo di Frida, così come ella stessa li inserisce e li vive nelle sue opere d’arte, sembrando, a tratti, pezzi di un mosaico, ritagli di giornale o preziosi acquerelli. Le stesse immagini che ripercorrono la sua vita, nell’altalena tra dolore e felicità, vita e morte, nell’emozione viva e nel coraggio senza tempo con cui Frida, testarda e forte, sfida la paura e la morte. E gli autori non si trattengono dall’inserire immagini di teschi e animali feriti, a voler rappresentare Frida e il suo male e, allo stesso tempo, facendo dire alla pittrice “Viva la Vita”, sempre e comunque!

Cosa ci vorrà comunicare questo albo? Come vorrà parlarci? Occorre lasciarsi trasportare dalla magia delle raffigurazioni, dalla vista di quella porta della Casa Azul, dalla bellezza della narrazione che è un inno alla vita, al coraggio e alla passione in tutte le forme: ce lo dice Frida, la donna con gli occhi “incorniciati da due ali di uccello nero”, che volle nascere nel giorno della rivoluzione.

Mariangela Tantone

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