Pat (Patrizio) apre le porte al mondo della disabilità con la volontà di provare a parlare ai bambini di questo tema spesso trascurato.

“Bambino volante”

“Bambino volante”

Oggi come oggi parlare di diversità è difficile, non è qualcosa che si ama fare. Il diverso è qualcosa che a priori spaventa, pone delle domande, ci trascina fuori dalla nostra comfort zone, impone una riflessione. Eppure, il diverso è ciò di cui siamo fatti, ciò che ci rende unici, ognuno a suo modo. Benché vogliano farci credere di rientrare in categorie standard, con caratteristiche fisiche o culturali ben definite e invalicabili, dietro cui barricarsi per difendere un ideale utopico, le differenze esistono e ci caratterizzano pur avendo affinità con chi ci è più vicino. È da questo che nasce la curiosità di conoscere e conoscersi, di sperimentare, di aprirsi al mondo. È questo che fanno i bambini e il libro “Bambino Volante” ce lo ricorda con una storia semplice, ironica, ma profonda.

Pat da piccolino era proprio come tutti gli altri bambini, solo che quando tutti gli altri iniziarono a camminare, a lui capitò un fatto davvero strano: iniziò a volare. Ciò destò preoccupazione nei poveri genitori di Pat che nel tentativo di capire cosa stesse succedendo contattarono tanti dottori che, però, nonostante tanti esami e valutazioni, proprio non capivano l’origine di questo strano fenomeno. Un giorno, però, un dottore trovò esattamente ciò che faceva al caso di Pat: il Colonnello McWings! Pat non era malato, aveva solo bisogno di un istruttore di volo e il militare, uomo di grande esperienza e dall’animo coraggioso, era esattamente l’uomo giusto per lui. Così, i genitori di Pat lo portarono alla scuola di volo, dove il piccolo poté iniziare il suo addestramento con il suo bel manuale di volo alla mano. Lezione numero uno, la più bella e la più vera tra tutte: “Non esiste un solo tipo di bambino. Sono di tutte le forme, le taglie e i colori.” “There’s no right or wrong way to be a kid”, la dice ancora meglio. Ci sono bambini natanti, striscianti, giganti o minuscoli. E, poi, Bambini Volanti, naturalmente! Le regole del Manuale di Volo sono davvero utili e con quelle la vita di Pat è finalmente più semplice. Certo bisogna far pratica. L’insegnamento più importante, però, è rendersi conto che stare lassù non è poi così male.

Con dolcezza e leggerezza, l’immaginazione di Alessio Fasciolo, autore del testo, e di Fabrizio Festa, illustratore, aprono le porte al mondo della disabilità con la volontà di provare a parlare ai bambini di questo tema spesso trascurato. Cosa non così comune nei testi per l’infanzia, ma loro ci provano. Sarà perché i bambini sono perfettamente in grado di affrontare anche questi argomenti ritenuti difficili, quasi un taboo? Questa è sicuramente una delle ragioni principali, ma dettata anche dalla conoscenza in prima persona di quello che è la disabilità.

L’idea del libro nasce, infatti, da una storia vera, quella del piccolo Patrizio, nato il 22 Marzo 2012. Dopo le prime anomalie riscontrate in età precoce, ci sono voluti alcuni anni per arrivare alla diagnosi precisa: sindrome di Alagille, una malattia rara che causa diversi problemi a livello epatico, scheletrico ed oculare. E così, quello che sarebbe stato il normale percorso di crescita di un bambino, varia la sua direzione addentrandosi per una strada tutta in salita.

Per quanto sconosciuta e ardua questa via si prospettasse, c’è stata una certezza: l’amore dei genitori, della famiglia e di chi, standogli vicino, ha dato tutto il suo calore assecondando la spiccata curiosità di Patrizio. Le loro braccia si sono fatte gambe, anzi, ali per aiutarlo a raggiungere il mondo attorno a lui.

Inaspettatamente, o quasi, questo stesso sostegno è arrivato online quando il progetto editoriale del “Bambino Volante” è arrivato su Kickstarter, famosa piattaforma per il crowdfunding. In pochissimo tempo il sogno di pubblicare il libro si è fatto realtà e un enorme abbraccio virtuale si è stretto intorno a Patrizio e agli autori che hanno ideato la storia a lui ispirata.

Nelle sue due vesti, una in lingua inglese e una in italiano, il “Bambino Volante” ( Floating Boy) è un libro accattivante capace di attirare subito con i suoi colori vivaci e le figure ben delineate dei  vari personaggi. Linee semplici e tratti chiari ed incisivi. È così che la matita di Fabrizio Festa sa ritrarre espressioni ed emozioni che arrivano al lettore e completano perfettamente il testo, evidenziando il bel lavoro di squadra con l’autore Alessio Fasciolo.

La voglia di raccontare e di lasciare spazio alla riflessione è chiara, così come è chiara la volontà di fornire un approccio alternativo al tema, più leggero e giocoso, spostando il punto di vista dal lato dei  bambini. Per loro la disabilità, o qualsiasi diversità, a pensarci bene, non crea disagio, come nei grandi, che hanno maturato una visione del mondo e, tante volte, organizzano tutto per categorie. I bambini, invece, hanno solo la curiosità della scoperta. Per loro tutto è diverso, perché tutto è nuovo ed è una opportunità. Per un bambino non è strano avere un peluche per amico, non è strano avere un compagno di classe con gli occhiali o la pelle di un colore diverso, non è strano giocare con suo simile che magari sta tutto il tempo seduto e non può rincorrerlo o non può sentirlo o vederlo. Non è strano finché qualcuno non gli dice che è strano. Ecco perché è importante cogliere spunti come quello offerto dal “Bambino Volante” per parlare di argomenti come la diversità in modo positivo e costruttivo.

“There’s no right or wrong way to be a kid”. Non c’è un modo giusto o sbagliato.

I bambini sono bambini, sono i grandi del domani e se un libro, uno strumento potentissimo se usato bene da un adulto, un genitore o insegnante che sia, gli fornirà gli stimoli giusti saranno anche dei grandi uomini. Se cresceranno con delle belle storie, avranno tutti gli strumenti per scrivere la loro di storia nel migliore dei modi possibili. Se resteranno col naso all’insù, un po’ come Pat, conserveranno nel loro sguardo la meraviglia senza sovrastrutture dei bambini. Il diverso non sarà un timore, sarà una avventura da scoprire, un arricchimento. Proprio come fanno alle feste di compleanno gli altri bambini con la sedia di Patrizio. Se la contendono per correre più veloci, mentre Pat, coccolato, vola di braccia in braccia a curiosare e a dispensare sorrisi.

Orgogliosi da materani, che la prima presentazione sia avvenuta nella nostra città.

  • Titolo: Bambino volante
  • Autore: Alessio Fasciolo
  • Illustratore: Fabrizio Festa
  • Copertina rigida: 40 pagine
  • Editore: Prima edizione italiana, Londra 2018
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 978-1-9996343-0-8
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