Un leprotto molto di fretta

Quante volte nella vita ci è capitato di correre così tanto da dimenticarci persino il motivo per cui fossimo di fretta o dove stessimo andando?

Allacciate le cinture perché, quella che stiamo per raccontare, è una storia così frenetica che, per stare al passo con il suo protagonista, sarà impossibile non leggerla tutta d’un fiato.

“Un leprotto molto di fretta” infatti è un albo dalla dinamicità travolgente, che si rivela essere un’incantevole e suggestiva metafora su come, a volte, siamo così concentrati sul traguardo da dimenticarci di goderci il percorso che ci ha portati fin lì.

È questo ciò che succede al leprotto, che si avvia verso il bosco per un evento speciale: il lancio delle lanterne in cielo con tutti i suoi amici animali.

Incurante di quanto lo circondi, come se volesse arrivare a tutti i costi per primo, si dimentica però la cosa più importante: godersi il viaggio!

Il percorso è ricco di ostacoli e leprotto non è certo un viaggiatore avveduto e prudente; molte infatti sono le cadute, gli oggetti persi e l’agitazione che gli fa prendere anche il sentiero più lungo.

Arriva il buio e ancora non si vede il punto di incontro; solo allora leprotto inizia a farsi domande sulla strada percorsa e su quella ancora da percorrere.

Fortunatamente, intravede in cielo delle lanterne e, grazie all’aiuto dei suoi amici che sono lì già da un po’, riesce a raggiungere la sua destinazione.

Al suo arrivo leprotto è sorpreso, perché ognuno dei suoi amici racconta ciò che ha apprezzato del viaggio: fiori profumati incontrati sulla via, splendidi giardini e paesaggi che hanno fatto da sfondo alla passeggiata. Ma l’unica immagine rimasta impressa nella sua mente è, invece,… quella delle sue zampe in corsa.

Ecco che allora leprotto vorrebbe tornare indietro e iniziare tutto daccapo, invitando anche chi legge a farlo con lui.

E al lettore non resta altro da fare se non chiudere il libro, riprendere fiato e rileggere la storia prestando attenzione non solo su quanto viene narrato dalla vivace penna di Christian Merveille, ma anche su quello che si vede, sulle fiabesche illustrazioni realizzate magistralmente da Lorenzo Sangiò.

Sono proprio queste ultime, infatti, che ci riportano indietro ai libri letti da bambini, le cui ambientazioni acquerellate e d’altri tempi erano un economico biglietto per un lungo viaggio con la fantasia.

Ed ecco che “Un leprotto molto di fretta” diventa un’importante lezione di vita, che affascina e lascia qualcosa a tutte le fasce d’età.

Se per i piccoli lettori il leprotto, così inesperto e frettoloso, diviene un esempio di come la fretta spesso non porti a nulla di buono, agli occhi di un adulto dice molto più: è giusto fermarsi, prendersi del tempo per capire dove stiamo andando e quale sia la direzione giusta.

Spesso la vita ci pone davanti a dei bivi che, in una società così caotica e ossessionata dal “tutto e subito” come la nostra, potrebbero diventare dei doni.

Solo scegliendo coraggiosamente di fermarci a riflettere sulla qualità del nostro percorso potremmo anche non scegliere la strada più corta, ma sicuramente quella con il panorama migliore.

Perché, magari, anche se il sentiero più lungo condurrà allo stesso posto di quello più breve, sarà quello che ci regalerà più occasioni per crescere, cadere, rialzarci e imparare a ridere di questa strana, rapida e maldestra vita.

Maria Natale

Titolo: Un leprotto molto di fretta

Autore: Christian Merveille

Illustratore: Lorenzo Sangiò

Traduttore: Eleonora Armaroli

Editore: Terre di Mezzo

Pagine: 32

ISBN: 9791259963413

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