Giorni senza nuvole
Chi l’avrebbe mai detto che le cose più preziose della vita sono proprio gli attimi di felicità, quei momenti intangibili e fuggenti che durano un battito di ciglia, ma lasciano ricordi indelebili nel nostro cuore?
“Giorni senza nuvole” rappresenta un invito a cogliere l’attimo, a farci caso quando siamo felici e a custodire i bei ricordi perché, proprio come una calda coperta, sapranno ripararci dai giorni freddi e tristi.
È un mattino d’estate quando il nostro piccolo protagonista riceve una visita inaspettata, quella di un nuovo amico che lo accompagnerà in tutti i pomeriggi estivi.
I due non si conoscono eppure, con il tempo, imparano a volersi bene e le giornate scorrono così veloci che sorge nel bambino un timore: quello che le loro avventure non potranno durare per sempre. Il suo saggio amico, allora, lo esorterà a essere contento dei momenti che stanno vivendo, ponendo l’attenzione sul loro “qui e ora”, sul loro presente.
L’estate però, come tutte le cose belle, giunge presto al termine. Il bambino allora capisce che anche il suo amico dovrà prendere il volo e, disperato, cerca di farlo desistere. Ma la vita, si sa, ha sempre un piano diverso: fa susseguire a ogni fine un nuovo inizio e a ogni estate un nuovo autunno.
Dopo la partenza del suo amico, arriva la tanto temuta notte precedente al primo giorno di scuola e, per quanto si sforzi, il bambino proprio non riesce a dormire: troppa è l’agitazione. Ma i ricordi “coperta” delle belle giornate trascorse in compagnia lo avvolgono e riescono a conciliargli un dolce sonno.
Il messaggio del libro è chiaro: non sappiamo cosa il futuro ci riserverà ma, se non facessimo spazio alle cose nuove, chissà quante altre fantastiche avventure ci potremmo perdere! L’importante è raccogliere tutte le nostre esperienze e portarle con noi anche nei giorni un po’ spenti, ricordandoci di vivere il momento per quello che è: un tenero “carpe diem” a misura di un giovanissimo lettore.
Definito dal New York Times come “pieno di dolcezza e nostalgia”, “Giorni senza nuvole” si rivela essere una pittoresca rappresentazione della vita, del divenire e del presente, un chiaro invito a non perdere tempo e ad abbracciare i bei momenti, così come i cambiamenti. Le illustrazioni, piccole opere d’arte, dai toni acquerello e chiari nella prima parte, ma che si scuriscono nell’ultima parte (proprio a simboleggiare il cambiamento e la malinconia del periodo autunnale), rendono la lettura immersiva di questo fantastico libro ancora più coinvolgente e magica. E mentre i giovani lettori possono agevolmente immedesimarsi nei panni del bambino e della sua nostalgia per i soleggiati giorni estivi (immaginando loro stessi tra le pagine senza scrittura di un “quasi Silent Book”), per gli adulti è facile ravvisare nella descrizione del suo amico i tratti tipici dell’estate: “le piume come erba soffice”, “l’odore del cielo” e gli “occhi luminosi” sono proprio gli elementi che li riportano indietro a tempi spensierati, dove l’erba era così soffice che ci si poteva rotolare, il cielo sembrava così vicino da poterlo toccare e le notti estive, così limpide e lontane dalle luci cittadine, offrivano ampi scorci di firmamento che pareva caratterizzato da tanti piccoli diamanti luccicanti. Proprio per la sua profonda poeticità, mista a malinconia e curiosità per l’avvenire, “Giorni senza nuvole” si rivela essere una piacevole compagnia in queste serate di quasi autunno.
Maria Natale
Titolo: Giorni senza nuvole
Autore: Tim Fischer
Traduttore: Davide Musso
Editore: Terre di Mezzo
Pagine: 40
ISBN: 9791259962447